Partecipazione al progetto: WEB E SOCIAL NETWORK: CONOSCERLI PER PROTEGGERSI
In collaborazione con la Cooperativa ZAC! e l’Associazione Casa delle Donne di Ivrea
Anno 2018
Adolescenti della III e IV classe del Liceo
Da ricerche condotte tra gli utenti dei social network emerge che giovani, genitori e adulti in genere non hanno sufficiente consapevolezza dei pericoli che si incontrano su Internet, anzi spesso sono troppo sicuri delle proprie conoscenze per evitare davvero le insidie della Rete. Mentre le ricerche dicono che 1 ragazzo su 3, dai 12 ai 17 anni, subisce un attacco di cyber bullismo! Sono dunque necessari interventi di informazione a livello di scuola e di società per contrastare i fenomeni di maggior pericolo (cyber bullismo, sexting, adescamento) e formazione all’uso corretto e consapevole della rete e dei social network. E questi interventi devono avere carattere continuativo e presenza costante sul territorio.
Il cyberbullismo è mobbing in Internet, infatti, per designarlo si usano anche i termini cybermobbing e internet mobbing. Viene messo in atto mediante l’uso dei media digitali e consiste nell’invio ripetuto di messaggi offensivi tramite sms, in chat o su facebook per molestare una persona per un lungo periodo.
Gli autori, i cosiddetti «bulli» o il cosiddetto «branco», sono spesso persone che la vittima ha conosciuto a scuola, nel quartiere o in un’associazione. Offendono, minacciano o ricattano le loro vittime direttamente o facendo pressione psicologica su di loro, le diffamano, le mettono alla gogna e diffondono dicerie sul loro conto. Chi ne è vittima può subire conseguenze molto gravi, come la perdita della fiducia in se stesso, stati di ansia e depressione.