Partecipazione ai programmi dell’UNIVERSITÀ POPOLARE DELLA TERZA ETÀ DI IVREA
Anni 2017-2016-2015-2014
Rivolto agli adulti che partecipano ai seminari dell’Università della III età
L’ADULTO E IL FUNZIONAMENTO COGNITIVO – 2017
La demenza è una patologia degenerativa del cervello caratterizzata da un decorso progressivo e invalidante. I cambiamenti possono riguardare sia la funzionalità cognitiva sia alcuni aspetti relazionali/ comportamentali.
Oggi risulta sempre più importante riuscire a cogliere i primi segnali di decadimento al fine di strutturare interventi volti a sostenere il più a lungo possibile la funzionalità del soggetto imparando a gestire gli effetti sulla quotidianità di questa malattia. L’obiettivo rimane quindi la possibilità di mantenere un benessere ed una qualità della vita buona il più a lungo possibile nel rispetto della persona e delle sue caratteristiche.
COME FUNZIONA IL CERVELLO DEI BAMBINI – 2016
Lo sviluppo dell’intelligenza numerica: Il numero caratterizza la vita di ciascuno di noi e solo attraverso la sua comprensione riusciamo quotidianamente a muoverci in questo meraviglioso e complesso universo. Parlando di numeri non possiamo dunque limitarci a considerare la matematica come apprendimento formale, così come viene insegnata a scuola, ma dobbiamo ampliare il nostro orizzonte fino a comprendere le nostre prime esperienze numeriche. Come si sviluppa l’intelligenza numerica? Esistono abilità numeriche presenti sin dalla nascita.
La percezione visiva dai 6 ai 13 anni: La percezione visiva può essere definita come il processo cognitivo risultante dall’integrazione tra l’input sensoriale visivo e l’esperienza dell’individuo. Questa a sua volta, è influenzata dal livello delle abilità visuo-percettive che modellano ciò che viene percepito, dando significato ad uno stimolo e producendo un impressione conscia del mondo esterno. Come impara un bambino ad integrare queste abilità?
Lo sviluppo della comprensione del testo scritto: Comprendere un testo scritto è un’attività complessa che richiede il possesso e la coordinazione di capacità cognitive relative a differenti livelli di elaborazione: la parola, la frase e in ultimo il testo. Alcune di esse sono periferiche, cioè legate all’identificazione visiva dello stimolo, mentre altre si riferiscono a processi cognitivi centrali che coinvolgono la rappresentazione fonologica, grammaticale e semantica delle parole, fino alla loro concordanza sintattica e plausibilità semantica nel contesto di una frase. Alla base della corretta comprensione di un testo vi è quindi la capacità di costruire una rappresentazione semantica coerente e ben formata. Come accade tutto ciò?
COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO: LA PERCEZIONE VISIVA – 2015
La percezione degli oggetti: la nostra esperienza quotidiana ci insegna che noi non percepiamo dei singoli stimoli (dalla cui somma giungiamo a “ricostruire” gli oggetti), ma vediamo immediatamente gli oggetti nella loro unitarietà-totalità-significatività-permanenza e li vediamo come “distinti” dagli altri oggetti circostanti. I fatti però dimostrano che non sempre il mondo fisico degli oggetti coincide esattamente con quello che noi riusciamo a percepire (mondo fenomenico). Un fenomeno può essere percepito senza esserci fisicamente o, al contrario, pur essendoci, noi non riusciamo a vederlo, o addirittura riusciamo a vedere una cosa diversa da quella che veramente c’è. Spesso i sensi ci ingannano e solo coll’esperienza riusciamo a cogliere la vera realtà.
La percezione dei volti: la ricchezza e la complessità di molti aspetti dell’interazione sociale dei primati si basa sulla capacità di distinguere e riconoscere dal volto gli altri individui della propria specie. Questa abilità, che nella realtà umana raggiunge alti livelli di sofisticazione mediante l’integrazione sovramodale di informazioni sensoriali multiple, sembra fondarsi su una base neurobiologica comune alle scimmie più evolute e all’uomo. In questa occasione verrà spiegato come l’uomo analizza percettivamente il volto per crearne un’immagine e come costruisce il significato dell’espressioni facciali.
La percezione dello spazio: lo spazio è il palcoscenico su cui si svolge la nostra vita, ma lungi dall’essere cosa muta, questo continuamente invia ai nostri sensi segnali, informazioni, stimoli che, elaborati dal cervello, provocano reazioni chimiche che vanno a coinvolgere tutto il corpo, influenzando così il nostro umore, il nostro modo di sentirci e persino quello di pensare. Capiremo cosa succede nel nostro cervello!
COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO: MEMORIA, LINGUAGGIO, ATTENZIONE – 2014
Memoria: verrà spiegata la differenza tra memoria verbale e spaziale a breve e lungo termine; verranno, quindi, esplicitati i processi di apprendimento, di consolidamento e di rievocazione. Infine verranno presentate alcune prove di valutazione delle abilità mnestiche ed alcuni esercizi di “potenziamento” della stessa.
Linguaggio: è un’abilità complessa fondamentale per l’essere umano. In questa sede, in particolare, verranno spiegate le difficoltà di recupero delle parole (tipo l’effetto delle “parole sulla punta della lingua”) e della produzione di frasi. Verranno esemplificati criteri di valutazione e presentate proposte di potenziamento per l’efficacia del discorso.
Attenzione: non è un fenomeno unitario ma viene descritta come una classe di processi qualitativamente differenti a seconda del “tipo” di attenzione che mettiamo in atto. Si illustrerà brevemente la differenza tra attenzione selettiva, sostenuta, divisa. Verranno presentate strategie di potenziamento dell’attenzione attivata quando si svolgono due compiti in parallelo.