LO SVILUPPO NEUROPSICOMOTORIO DEL BAMBINO DA 0 A 3 ANNI
Le fasi principali e i segnali ai quali prestare attenzione
A cura di Dott.ssa Elisa La Ferrera e Dott.ssa Federica Bonfante – TNPEE
Nel seguente articolo sarà illustrato il processo di apprendimento motorio del bambino, dall’acquisizione delle prime competenze antigravitarie alla conquista dello spazio, prima orizzontale (a tappeto) e successivamente verticale con l’acquisizione della deambulazione autonoma.
Il processo di sviluppo avviene attraverso il corpo, mediatore tra ambiente e bambino (raccoglie, processa, elabora informazioni e produce una risposta), mezzo espressivo e comunicativo e mezzo per esplorare, apprendere e sviluppare funzioni adattive.
Nell’evoluzione del bambino tempi e modalità di sviluppo sono variabili, ma è possibile individuare nel processo una sequenza e una fisiologica cronologia di sviluppo.
È pertanto importante sottolineare che quelli che verranno esposti di seguito sono gli stadi di sviluppo generalmente osservati nella crescita, tuttavia ogni bambino segue il proprio sviluppo che viene determinato da molti fattori (gravidanza, condizioni neonatali, stimoli ambientali…) e di conseguenza è possibile che alcune di queste tappe possano essere anticipate o ritardate.
I campanelli di allarme si evidenziano qualora questi stadi non vengano raggiunti nei tempi considerati nella fascia temporale media.
GLI STADI DELLO SVILUPPO
0-1 MESE
I bambini sono dominati dai riflessi primari, presenti fin dalla nascita. Tuttavia, accanto alle esperienze riflesse, i neonati sono capaci anche di precoci apprendimenti: il bambino è infatti in grado di orientarsi al suono della voce umana ed imitare le espressioni mimiche dell’adulto.
- Area grosso-motoria
Il bambino mantiene un atteggiamento globale prevalentemente flesso e i movimenti delle braccia e delle gambe sono ampi e bruschi in quanto egli non è ancora in grado di controllarli adeguatamente.
Allo stesso modo non è ancora presente il controllo del capo che viene perciò mantenuto ruotato da un lato quando il bambino è sdraiato e necessita di essere sostenuto se preso in braccio dall’adulto.
- Motricità fine
Il bambino mantiene le mani prevalentemente chiuse a pugno per cui l’esplorazione tattile non è ancora presente. Gli arti superiori vengono per lo più mantenuti flessi a livello del gomito.
2-3 MESI
In questa fase prevale ancora il pattern flessorio, osservato fin dalla nascita, per cui il bambino tende a mantenere le braccia e le gambe flesse sul tronco.
Il controllo del capo diviene attivo e ciò comporta un cambiamento del comportamento visivo.
- Area grosso-motoria
Verso le 6/8 settimane di vita, molti neonati divengono in grado di controllare, seppur limitatamente, i propri movimenti, in particolare quelli di braccia e gambe. È poi intorno ai 3 mesi che si sviluppa la regolazione tonica e il bambino inizia ad avere maggior controllo volontario dei movimenti.
Il bambino riesce progressivamente a ruotare attivamente il capo verso destra e sinistra e inseguire un target visivo sul piano orizzontale. Riesce inoltre a mantenere il capo in linea con il resto del corpo, anche se solo per pochi minuti.
- Motricità fine
I neonati si osservano le mani, ruotandole ripetutamente davanti ai propri occhi. In questo modo iniziano ad esercitare la coordinazione occhio-mano, competenza base per afferrare gli oggetti (intorno ai 4 mesi).
A questa età il bambino è in grado di unire le mani sulla linea mediana e di portare volontariamente il pugnetto in bocca.
Inoltre, il bambino si agita e tende le braccia attivamente all’arrivo dell’oggetto.
4-6 MESI
In questa fase iniziano a scomparire i riflessi involontari, sostituiti da movimenti volontari che il bambino controlla con crescente precisione.
Predomina il pattern estensorio, per cui il bambino mantiene le braccia e le gambe prevalentemente estese e non più flesse sul tronco.
- Area grosso-motoria
Il controllo del capo migliora sempre più e intorno ai 4 mesi il bambino impara a coordinare i movimenti del capo con quelli oculari (coordinazione oculo-motoria).
Intorno ai 4-5 mesi inizia inoltre a comparire il controllo del tronco attivo. In posizione prona, si appoggia sulle mani aperte e si solleva sui gomiti. Intorno ai 6 mesi di vita diventa anche in grado di liberare una mano per afferrare un oggetto.
Il bambino impara a passare prima da prono a supino e successivamente da supino a prono. Inizia così a rotolare.
Intorno ai 6 mesi il bambino inizia ad acquisire la posizione seduta che risulta però molto statica, con la schiena curva in avanti e le mani in appoggio. Da questa posizione non riesce ancora a liberare le mani per afferrare oggetti mentre è in grado di ruotare il capo.
- Motricità fine
Verso i 4 mesi il bambino inizia ad afferrare gli oggetti e portarli sulla linea mediana, muovendo entrambe le braccia contemporaneamente. Inizialmente gli oggetti sono afferrati con entrambe le mani, e solo verso i 6 mesi con una sola mano.
A 5-6 mesi è possibile osservare la prensione a rastrello (tipo palmare). Le dita si muovono in blocco unico, perciò gli oggetti vengono raccolti dentro il palmo della mano. Il bambino è inoltre in grado di trasferire gli oggetti da una mano all’altra.
7-9 MESI
In questa fase il bambino è in grado di mantenere la posizione seduta senza necessità del sostegno delle braccia. Grazie a questa acquisizione inizia perciò a giocare con oggetti posizionati davanti a lui e potenzia la coordinazione occhio-mano.
- Area grosso-motoria
Intorno ai 9 mesi è possibile raggiungere la posizione seduta autonomamente; se cade, non sempre riesce a rialzarsi da solo.
Intorno agli 8-10 mesi inizia lo spostamento in quadrupedia (gattoni).
A 9 mesi il bambino raggiunge la stazione eretta da quella seduta con sostegno e viceversa (la capacità di passare dalla posizione eretta a quella seduta compare un po’ più tardi; inizialmente il bambino tornerà a terra con un piccolo tonfo).
- Motricità fine
Migliora la coordinazione oculo-manuale: il bambino è in grado di integrare i sistemi visivi, il movimento del capo e il movimento della mano. Inizia a manipolare gli oggetti, portarli alla bocca, rigirarli tra le mani; questo è un prerequisito per il futuro apprendimento delle abilità prassiche e grafiche.
A 8 mesi compare la presa a pinza inferiore. Il bambino inizia cioè ad utilizzare il pollice con la collaborazione dell’indice, nella parte prossimale, per la presa degli oggetti.
10-12 MESI
In questa fase viene raggiunta la stazione eretta con sostegno e la prensione di piccoli oggetti avviene mediante pinza superiore.
- Area grosso-motoria
A 10 mesi il bambino riesce a mantenere la stazione eretta con sostegno e inizia lo spostamento con appoggio delle mani (navigazione costiera).
- Motricità fine
A 10 mesi compare la presa a pinza superiore. Il bambino afferra oggetti di piccole dimensioni tra pollice ed indice, nella zona distale.
Utilizza entrambe le mani senza difficoltà ma può iniziare a mostrare preferenza per una delle due.
12-18 MESI
La posizione eretta è raggiunta e mantenuta in modo autonomo; inizia il cammino.
- Area grosso-motoria
Il bambino è adesso in grado di raggiungere e mantenere autonomamente la posizione eretta.
Inizia la deambulazione autonoma. Inizialmente manterrà braccia e gambe larghe per ricercare maggior equilibrio. Successivamente ridurrà la divaricazione degli arti e diverrà in grado di trasportare degli oggetti in mano o di alzare le braccia per prendere qualcosa sopra di lui.
- Motricità fine
Si assiste al perfezionamento della pinza superiore: il bambino afferra gli oggetti con la parte distale di pollice e indice.
È in grado di usare un pennarello tenendolo nel pugno e inizia a produrre i primi scarabocchi muovendo tutto il braccio avanti e indietro lungo traiettorie differenti.
18-24 MESI
Si stabilizza il cammino e il bambino apprende nuovi schemi motori globali. Le competenze di manipolazione diventano sempre più variabili.
- Area grosso-motoria
Il cammino diviene maggiormente fluido. Inizia la corsa anche se il bambino mantiene una postura piuttosto rigida e non è ancora ben distinta dalla marcia veloce.
A questa età impara ad arrampicarsi e riesce a salire le scale se tenuto per mano e alcune volte anche a scendere. Inizia a danzare, ruotare e mettere alla prova tutte le sue nuove abilità motorie.
- Motricità fine
Le abilità vengono sempre più affinate nella presa e nella coordinazione occhio-mano e il bambino è ora in grado, ad esempio, di infilare perline di grandi dimensioni per costruire una collana.
24-36 MESI
A partire dai 2 anni di età, i movimenti fino-motori e grosso-motori appaiono più ricchi e fluidi. Il bambino ha ormai acquisito tutte le tappe principali dello sviluppo motorio perciò dovrà ora esercitarle e perfezionarle al fine di divenire sempre più abile nel controllare il proprio corpo e agire sull’ambiente e gli oggetti che lo circondano.
- Area grosso-motoria
A questa età il bambino riesce a trasportare giocattoli mentre cammina, sta in piedi sulle punte, rimane per pochi momenti su un piede solo, riesce a stare in punta di piedi e inizia a correre, frenare, cambiare direzione.
Impara a salire le scale utilizzando un piede per ciascun gradino, con sostegno. Verso i 2 anni e mezzo riesce anche a scenderle con sostegno.
Impara ad usare il triciclo spingendosi con i piedi a terra. Solo più avanti imparerà a pedalare.
- Motricità fine
Il bambino dimostra buone abilità di manipolazione e gestione degli oggetti.
Inizia inoltre a mostrare preferenza per l’uso di una mano, che diverrà quella dominante.
CAMPANELLI DI ALLARME
Durante i primi 3 anni di vita il bambino apprende moltissime abilità motorie che lo porteranno ad acquisire le competenze necessarie per controllare se stesso e lo spazio circostante.
Tuttavia si potrebbero osservare delle variazioni o dei ritardi nello sviluppo motorio. Come abbiamo precedentemente affermato, molto spesso si verificano differenze fisiologiche nello sviluppo, in relazione alle caratteristiche del singolo bambino. E’ in ogni caso fondamentale osservare il bambino e porre attenzione alla presenza di eventuali campanelli di allarme.
Nel caso si riscontri qualche atipicità che non si risolve spontaneamente, è consigliato rivolgersi al proprio Pediatra che potrà consigliare un controllo approfondito presso il Neuropsichiatra Infantile o una presa in carico neuropsicomotoria, al fine di stimolare lo sviluppo delle abilità risultate carenti.
È bene conoscere i principali segni che possono indirizzare la famiglia verso un approfondimento; di seguito sono riportati i principali in relazione alle fasce di età.
Dai 3 mesi:
- Non sembra rispondere a stimoli sonori intensi
- Non controlla il capo sulla linea mediana e non libera le vie aeree se posto in posizione prona
- Non segue gli oggetti con lo sguardo
- Non è presente il sorriso sociale
Tra i 4-6 mesi:
- Non porta gli oggetti alla bocca
- Mostra ipertono o rigidità muscolare o al contrario appare ipotono
- La testa cade all’indietro quando lo si porta in posizione seduta
- Afferra gli oggetti con una mano sola
- Non sorride spontaneamente
- A 6 mesi, non riesce a stare seduto autonomamente con appoggio delle mani
- A 6 mesi, non cerca attivamente di afferrare gli oggetti
Tra i 7 e i 9 mesi:
- Non riesce a stare in piedi se sostenuto da sotto le ascelle
Tra i 10 e i 12 mesi:
- Non mantiene la posizione seduta autonoma e non è in grado di compiere variazioni posturali (passaggio da supino a seduto, raggiungimento della posizione eretta).
Tra i 12 e i 18 mesi:
- Sono presenti difficoltà nell’acquisizione del cammino autonomo.
In relazione ad un’osservazione e una valutazione approfondita delle funzioni motorie, lo Specialista saprà formulare progetti di intervento per favorire lo sviluppo delle competenze e consigliare attività mirate per ogni singolo bambino.