a cura di Renza Rosiglioni
È solo in condizioni di sicurezza (fisica, emotiva e relazionale) che la mente umana utilizza al meglio le funzioni cognitive e sociali e si sviluppa in equilibrio e con buone risorse emotive e di resilienza.
Il Circle of Security® Parenting (Circolo della Sicurezza) è un efficace programma fondato su dati empirici, utilizzato in tutto il mondo per promuovere un legame di attaccamento sicuro tra genitori e bambini, per tutta la crescita dei figli. Basato sulle più avanzate conoscenze nel campo dell’attaccamento e degli interventi precoci, il Circle of Security Parenting aiuta i genitori a sintonizzarsi con i bisogni emotivi dei propri bambini, sviluppando in loro fiducia e sicurezza.
Essere genitori non è facile, è un’impresa importante e che richiede molte energie fisiche e psichiche.
Essere un genitore responsabile significa essere consapevole dell’importanza di avere un figlio e prendersene cura. Un figlio non è l’estensione del proprio essere ma è un individuo a sé totalmente libero e autonomo.
Essere genitore-guida significa accompagnare i propri figli alla scoperta e alla realizzazione di Sé nella consapevolezza dell’autonomia personale.
Essere genitori è complesso perché richiede di ricoprire molteplici funzioni: protettiva, affettiva, regolativa, normativa, predittiva, rappresentativa, proiettiva, differenziale, triadica, transgenerazionale.
MA COME SI FA A CRESCERE DEI FIGLI SICURI?
Essere PROTETTIVI – E’ la funzione tipica del caregiver che consiste nell’offrire cure adeguate al bisogno del bambino di sviluppare costanti relazioni di accudimento, di protezione fisica e di sicurezza.
Le modalità di protezione fisica e sicurezza sono influenzate molto dalla cultura di una determinata comunità sociale e quindi è importante che una società definisca al suo interno le condizioni sane dello sviluppo umano e che consideri questo come una priorità sociale. La funzione protettiva determina il legame di attaccamento. Lo scopo dell’attaccamento è infatti “la vicinanza della figura genitoriale” e “il mantenimento di una relazione di attaccamento è vissuto come fonte di sicurezza mentre una minaccia di perdita origina ansietà e spesso collera e, una perdita effettiva, quel tumulto di sensazioni che è il dolore”. E’ evidente come la funzione protettiva determini quell’esperienza fondamentale che Bowlby ha chiamato “base sicura”: “la personalità sana non si rivela assolutamente indipendente. Gli elementi essenziali sono dati da una capacità di far fiduciosamente conto sugli altri quando l’occasione lo richieda e sapere su chi è giusto fare conto“.
Essere AFFETTIVI – E’ soprattutto Daniel Stern che ha introdotto nelle sue ricerche sull’interazione madre-bambino “i colori” e le tonalità di questo rapporto. Alcuni termini da lui usati fanno parte ora del linguaggio psicologico corrente. Come ad esempio “sintonizzazione affettiva“, ossia la capacità di entrare in risonanza affettiva con l’altro senza perdere la propria individualità.
Essere REGOLATIVI – Sempre di più nella psicologia dell’infanzia e in psicopatologia dell’età evolutiva si fa riferimento al concetto di regolazione. La regolazione va intesa come la capacità che il bambino possiede fin dalla nascita di “regolare” i propri stati emotivi e di organizzare l’esperienza e le conseguenti risposte comportamentali. Le strategie per la “regolazione di stato” sono inizialmente fornite dal caregiver. Difficoltà o mancanze possono portare a disturbi della regolazione affettiva (difficoltà nel regolare il comportamento, i processi sensoriali, fisiologici, attentivi, motori o affettivi, nell’organizzare uno stato di calma, di vigilanza, o uno stato affettivo positivo). La funzione regolativa genitoriale può dunque avere un funzionamento iper (con risposte intrusive che non danno tempo al bambino di segnalare i suoi bisogni o i suoi stati emotivi), o ipo (quando vi è una mancanza d risposte), o inappropriata (quando i tempi non sono in sincronia con il bambino). La capacità di regolazione è iI processo fondamentale sottostante alle esperienze di guardare, ascoltare, prestare attenzione, parlare, modulare l’affetto e il comportamento, sentirsi calmi.
Essere NORMATIVI – Accanto alla funzione regolativa osserviamo la funzione normativa che consiste nella capacità di dare dei limiti, una struttura di riferimento, una cornice; corrisponde a quel bisogno fondamentale del bambino che è il bisogno di avere dei limiti, di vivere dentro una struttura di comportamenti coerenti. La funzione normativa riflette l’atteggiamento genitoriale di fronte alle norme, alle istituzioni, alle regole sociali.
Essere FIGLI DI (funzione TRANSGENERAZIONALE) Potremmo definire questa funzione come l’immissione del figlio dentro una STORIA, una narrazione, che appare reale ma anche un po’ sognata. È la storia della propria famiglia, è il continuum generazionale dove si inserisce la nascita. Questa funzione rimanda ai rapporti tra generazioni: come si collocano i genitori dentro le rispettive storie familiari e come si colloca la nascita in quel particolare momento della storia generazionale; e quali sono gli intrecci tra le due storie familiari del padre e della madre, le relazioni tra le due famiglie d’origine.
Il termine genitorialità quindi non coinvolge solamente l’essere genitori reali, ma è uno spazio psicodinamico interiore che fa parte dello sviluppo di ogni persona. Ovviamente, l’evento reale della nascita di un figlio, attiva in un modo particolare e molto intenso questo spazio mentale e relazionale, rimettendo in circolo pensieri e fantasie legati al proprio essere stati figli, alle modalità relazionali ritenute più idonee, ai modelli comportamentali da tenere.
I bambini hanno bisogno di connessione emozionale con le figure di riferimento per formare una Base Sicura da cui partire per esplorare il mondo ed un rifugio sicuro dove ritornare quando incontrano troppe difficoltà.
Il Circolo della Sicurezza è un modello psicoeducativo che nasce dalle teorie dell’attaccamento e si sviluppa dopo decenni di ricerca per fornire gli strumenti per creare nei bambini un senso di sicurezza permanente ed un maggiore senso di soddisfazione nei genitori.
Mostra una nuova prospettiva, una mappa, attraverso cui guardare noi ed i nostri bambini per individuare i loro bisogni e rispondere in maniera efficace alle loro esigenze di connessione.
Lavora sui Modelli Operativi Interni dei partecipanti per offrire strategie e soluzioni in grado di favorire lo sviluppo di un Attaccamento sicuro ed aiutare i Caregiver ad essere PIU’ GRANDI, PIU’ FORTI, PIU’ SAGGI E PIU’ AFFETTUOSI.
Ideale per genitori, futuri genitori, insegnanti, educatori, operatori sociali e tutti coloro che svolgono mansioni a contatto con i bambini.