A cura di Eva Peraglie – Tutor dell’apprendimento
IN CHE MODO L’INSEGNANTE PUO’ ESSERE UN’IMPORTANTE RISORSA PER IL RAPPORTO TUTOR-STUDENTE?
Le insegnanti sono una risorsa fondamentale per lo sviluppo del percorso di tutoraggio, perché consentono di “scoprire” parte dell’iceberg sommerso offrendo una fotografia dell’allievo nel contesto scolastico sia per gli aspetti prestazionali che relazionali.
D’altro canto, il Tutor rappresenta una risorsa importante per il corpo docente in quanto “scopre”, insieme allo studente, le strategie e le metodologie di apprendimento che sono per lui più efficaci all’interno di un contesto personalizzato e non valutante.
La scuola è in grado di fornire informazioni al Tutor non solo riguardanti gli aspetti più propriamente didattici ma anche rispetto l’atteggiamento del ragazzo verso le richieste scolastiche, le sue motivazioni, le sue capacità relazionali con i pari e con gli adulti, la capacità di aderenza alle regole e ai tempi che strutturano l’ambiente scolastico.
L’immagine fornita dal corpo insegnanti diventa parte integrante del lavoro con il Tutor che gli permette di costruire una relazione di fiducia, di crescita, di collaborazione e di condivisione con lo studente e i genitori.
Il dialogo cooperativo tra scuola e Tutor permette di creare coerenza e continuità tra il percorso scolastico e quello di tutoraggio: il primo orientato all’acquisizione di conoscenze e competenze, il secondo finalizzato alla costruzione di abilità e consapevolezza.
Da questo dialogo ne consegue per entrambe le parti un’occasione di riflessione e di conoscenza del ragazzo, indispensabile per il percorso evolutivo didattico e per modulare percorsi inclusivi che tengano in considerazione l’unicità del soggetto.
IN CHE MODO IL TUTOR DELL’APPRENDIMENTO SI PUÒ RIVELARE UN’IMPORTANTE RISORSA PER LE INSEGNANTI?
Le competenze trasversali del Tutor permettono, da un lato di strutturare con lo studente un metodo e degli strumenti partendo dalla riflessione rispetto al proprio funzionamento mentale, dall’altro possono sostenere gli insegnanti nell’ideazione di una didattica inclusiva.
Ad esempio, si pensi alla difficoltà nel concretizzare nella didattica le osservazioni cliniche. Come si traduce nelle prestazioni scolastiche una fragilità a carico della Memoria di Lavoro? Quali sono le modalità più consone per questo ragazzo, alla luce del suo peculiare profilo di funzionamento?
Clinica e scuola spesso possono parlare lingue differenti: compito del Tutor dell’apprendimento è promuovere un linguaggio comune e fungere da ponte con lo studente e la famiglia.
Il Tutor si pone come mediatore della comunicazione: promuove un ascolto attivo tra le parti, un ascolto empatico in grado di accogliere le difficoltà sperimentate durante il percorso scolastico, di dargli forma e, in un’ottica trasformativa, permettere che non siano d’ostacolo all’evoluzione della persona.