A cura di: Dott.ssa Federica Bonfante e Dott.ssa Elisa La Ferrera – TNPEE
LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLO SVILUPPO NELLE FASCE DI ETÀ E I SEGNALI AI QUALI PRESTARE ATTENZIONE
Fra i 3 e i 6 anni, in un continuum con le acquisizioni precedenti, i bambini consolidano le competenze motorie fondamentali, come le coordinazioni cinetiche e oculo-motorie, le prassie, la grafomotricità. Anche in questa fase infatti, il movimento è molto importante per i bambini: attraverso questo essi migliorano la conoscenza di sé e del mondo che li circonda e costruiscono le competenze base per le abilità scolastiche.
Perciò è fondamentale permettere al bambino di fare esperienze pratiche, di utilizzare al meglio il proprio corpo, imparando ad esercitarlo e controllarlo.
Ad esempio, una corretta conoscenza del proprio schema corporeo, della regolazione nell’uso dei propri muscoli e della forza (regolazione tonica) e un corretto assetto posturale permetteranno al bambino di possedere i prerequisiti necessari per la scrittura. Infatti il movimento necessario alla scrittura non si limita ai soli distretti della mano e del braccio, ma coinvolge tutto il corpo nel suo insieme: il tronco, ad esempio, permette il mantenimento di un corretto assetto posturale e la stabilità necessaria al processo.
Oltre a questo è poi molto importante stimolare anche la motricità fine e la capacità di agire e modificare gli oggetti per raggiungere uno scopo (prassie): scrivere infatti è una prassia complessa, in cui la mano utilizza un oggetto (la matita) per apportare delle modifiche sul foglio, nello spazio e nel tempo.
Vediamo più nello specifico quali sono le acquisizioni motorie di un bambino tra i 3 e i 6 anni.
3 ANNI
AREA GROSSO-MOTORIA
I bambini hanno raggiunto tutte le tappe principali dello sviluppo neuromotorio, sono ora in grado di camminare e correre, arrampicarsi e saltare. Tuttavia non hanno ancora un perfetto controllo del proprio corpo, perciò appaiono poco coordinati e possiedono in generale scarsa organizzazione motoria. Il bambino ha un ampio desiderio di esplorare il mondo e questo lo spinge a provare a raggiungere i luoghi di suo interesse, senza demoralizzarsi.
In questa fase, i bambini sono spesso dominati dall’eccitazione fisica creata in loro dal movimento. Per questo si può osservare che spesso il gioco preferito è quello di tipo senso-motorio.
A 3 anni il bambino è in grado di correre e cambiare direzione senza cadere, camminare agilmente in avanti, in dietro e di lato; sa camminare sulle punte e rimane in equilibrio per alcuni secondi. Si arrampica bene seppur necessiti di molta concentrazione per coordinare i movimenti dei 4 arti e non cadere. Esegue inoltre salti a piedi pari di circa 30 cm di lunghezza, fa 4/5 salti non in sequenza, salta da un panchetto. Saltella su un piede solo e sa stare per alcuni secondi su di un piede (il preferito) se gli viene mostrato come fare. È in grado di salire le scale senza sostegno, usando i piedi in modo alternato. Quando scende porta invece entrambi i piedi sullo stesso gradino prima di scendere al successivo.
Inizia a pedalare su di un triciclo; inizialmente potrebbe fare fatica e potrebbe muoversi all’indietro, ma con un po’ di pratica è in grado di apprendere il corretto meccanismo.
Calcia con forza una palla.
AREA MOTRICITÀ FINE
Il bambino inizia a usare le dita per guidare la traiettoria della palla; se il lancio non è forte e veloce, trattiene la palla tra gli avambracci (tende le mani aperte in avanti, in modo rigido).
È in grado di costruire una torre di 10 cubetti e infilare perline di legno di grandi dimensioni in un laccio di scarpe. Riesce a ricomporre semplici puzzle.
Tiene in mano un pennarello come un adulto e disegna linee orizzontali, verticali e curvilinee. Inizia inoltre ad utilizzare le forbici.
Generalmente usa una mano preferenziale seppur la dominanza può non essere ancora chiaramente definita.
4 ANNI
AREA GROSSO-MOTORIA
A 4 anni il bambino migliora la capacità di compiere salti a piedi pari in sequenza, inizia a saltare su un piede, esegue salti aprendo e chiudendo le braccia e le gambe contemporaneamente seppur non in sequenza, inizia a fare le capriole.
Migliora l’equilibrio sulle punte e monopodalico, perciò il bambino è adesso in grado di mantenere la posizione per più di 5 secondi. È inoltre in grado di scavalcare ostacoli in sequenza. Sale e scende le scale senza aiuto.
AREA MOTRICITÀ FINE
Il bambino è adesso in grado di afferrare con le mani una pallina che gli viene lanciata e in generale dimostra un’abilità sempre maggiore nei giochi con la palla (lancio, ricezione). Questo evidenzia il miglioramento della coordinazione occhio-mano.
Usa le forbici con una certa destrezza ed è in grado di riprodurre qualche lettera in stampato maiuscolo (solitamente quelle del proprio nome) e simboli geometrici.
5 ANNI
AREA GROSSO-MOTORIA
A 5 anni il bambino ha acquisito ormai maggior controllo del proprio corpo, è in grado di correre riuscendo ad evitare gli ostacoli ed esegue andature diversificate.
Salta in lungo e in verticale, aprendo e chiudendo le gambe, ed esegue con destrezza movimenti quali arrampicarsi, dondolarsi, scivolare e svariate “acrobazie”.
L’equilibrio diviene ancor più stabile e il bambino rimane su un piede solo per 6/7 secondi consecutivi.
Cammina con facilità su una strada di mattoncini ed esegue lo slalom.
Su se stesso, è in grado di distinguere la destra e la sinistra.
AREA MOTRICITÀ FINE
Taglia con maggiore precisione utilizzando sia il coltello che le forbici.
Sa lanciare e prendere la palla con destrezza. Si osserva maggiore preparazione posturale nel lancio, eseguito con entrambe le mani ma tendenzialmente indirizzato verso destra o sinistra a seconda della dominanza laterale. Riceve una palla di medie dimensioni piegando i gomiti.
Migliora la motricità fine e il bambino è in grado di eseguire movimenti di opposizione pollice-dita e imitare gesti in modo sempre più preciso.
È in grado di scrivere il proprio nome in autonomia e copia simboli e figure geometriche via via più complessi.
LO SVILUPPO MOTORIO GLOBALE E I SEGNALI DI ALLARME
La progressione dello sviluppo motorio dipende dalla continua interazione tra sviluppo fisiologico e stimoli ambientali.
Data l’importanza che riveste l’ambiente come fattore stimolante l’apprendimento motorio, è importante offrire al bambino un ambiente ricco e vario, che incoraggi l’esplorazione.
Tra i 3 e i 6 anni si ha una maturazione nel controllo dei movimenti e nella fluidità. In particolare si osserva l’emergere e il progressivo perfezionamento della corsa, salto, lancio e ricezione di oggetti.
Migliorano il ritmo, la sequenza, l’integrazione e la scioltezza dei movimenti consentendo di raggiungere efficienza, coordinazione e controllo delle attività quotidiane.
I segni che evidenziano difficoltà nell’area della motricità globale possono essere riassunti nella presenza di:
– scarso equilibrio
– rigidità nei movimenti
– impaccio motorio
– cammino sulle punte (dopo i 3 anni)
– insufficiente coordinazione di arti superiori ed inferiori
– difficoltà a salire o scendere le scale
– difficoltà ad andare sul triciclo o in bicicletta
– difficoltà nella mira o nella ricezione della palla
LO SVILUPPO MOTORIO FINE E I SEGNALI DI ALLARME
Già nei primi anni di vita il bambino ha affinato il controllo della motricità fine, passando dall’utilizzo di prese di tipo massivo a prese a pinza superiore tra pollice ed indice.
Tra i 3 e i 6 anni la motricità fine viene sempre più affinata e il bambino impara ad esercitare il proprio controllo su oggetti e strumenti (utilizzo delle forbici, delle matite).
I bambini che hanno debolezze in questo ambito, presentano spesso:
- difficoltà nelle autonomie (vestizione, vestizione, utilizzo di posate, igiene personale)
- difficoltà nella manipolazione di oggetti di dimensioni ridotte
- difficoltà nell’uso delle forbici
- difficoltà nel disegno e nella coloritura
- difficoltà nell’eseguire attività di manipolazione in sequenza
In caso di dubbi rispetto alle competenze motorie globali e fini e prassiche del bambino, una valutazione neuropsicomotoria che possa approfondire tali competenze può risultare utile.