PROBLEMI ARTIMETICI CREATIVI
Mente, Cervello e la soluzione dei problemi aritmetici
A cura della Dottoressa Renza Rosiglioni – Psicologa clinica, Psicoterapeuta
A Settembre del 2019 esce il libro PROBLEMI ARTIMETICI CREATIVI – Mente, Cervello e la soluzione dei problemi aritmetici.
Risolvere problemi aritmetici può diventare per i bambini un’avventura e non una “marcia forzata”. I bambini esplorano, scoprono, operano, dialogano tra loro e con gli insegnanti, riflettono su ciò che si fa attraverso la realizzazione di percorsi in forma di laboratorio. L’opera si basa sui recenti studi di neurobiologia interpersonale e sui modelli cognitivi e neuropsicologici dell’apprendimento del problem solving aritmetico. Il percorso di potenziamento elaborato tiene in alta considerazione il lavoro sinergico tra i due emisferi cerebrali proponendo attività che “allenano” abilità cognitive e ponendo particolare attenzione all’uso delle memorie (implicita ed esplicita) ad esse connesse. Non meno importanza viene data alla regolazione dell’emozioni che scaturiscono durante le attività in classe: l’emozione predispone all’attenzione cognitiva ed è molto importante rendere consapevoli insegnanti e allievi sul significato che ha per ogni individuo una buona autoregolazione.
L’idea di questo libro nasce dalla riflessione sul lavoro sperimentale che la nostra équipe, in collaborazione con le insegnanti, ha svolto presso le scuole primarie del territorio dal 2011 al 2017 coinvolgendo circa 250 bambini. A tal proposito è stato girato un video che permette di apprezzare la qualità e l’importanza della sperimentazione da parte degli adulti e dei bambini: https://www.studiocometaivrea.it/problemi-creativi/
Il nostro lavoro era rivolto in particolare ai bambini che presentavano difficoltà di apprendimento, ma nel corso dell’opera ci siamo accorti che tutti gli alunni ne beneficiavano. Una difficoltà che ostacola la condivisione delle attività in classe per un alunno con Bisogni Educativi Speciali è molto spesso determinata dalla convinzione, generalmente errata, che gli altri alunni, quelli «capaci», debbano soltanto fermarsi per aspettare e supportare chi è più debole. Il nostro approccio al recupero, come azione socializzata e dinamica, ha perseguito invece obiettivi che interessavano tutta la classe.
I materiali didattici, creati durante questo percorso, sono stati raccolti e sistematizzati nel programma Problemi Aritmetici Creativi e sono stati costruiti proprio seguendo tali principi; non sono rivolti esclusivamente ad alunni considerati «in ritardo» e che per questo devono recuperare: sono rivolti, invece, all’intera classe che impara a lavorare insieme, in maniera inclusiva, per lo sviluppo e il progresso di ciascun alunno.
Problemi Aritmetici Creativi, rivolta agli studenti dai 6/7 ai 10 anni di età, si divide in due parti:
PRIMA PARTE: illustra come la mente è il prodotto delle interazioni fra esperienze interpersonali e strutture e funzioni del cervello e perché questo libro dovrebbe interessare insegnanti, allievi e tutor dell’apprendimento.
Cercare una soluzione ad un problema è sempre un’attività creativa che spesso vede coinvolte, non solo funzioni cognitive, ma anche relazioni interpersonali e stati emotivi. Il nostro intento è quello di proporre un programma didattico per l’apprendimento della risoluzione dei problemi aritmetici, ma anche di stimolare un approccio diverso all’apprendimento, trasversale alla competenza specifica.
L’aspetto centrale della mente umana è un processo incarnato e relazionale che regola i flussi di energia e informazioni all’interno del cervello e fra cervelli diversi (Siegel 2012). Le funzioni del cervello sono legate ad un consumo energetico da parte delle cellule che vengono attivate, e l’intensità e la localizzazione di questi fenomeni di eccitazione neuronale sono alla base dei nostri processi mentali. Ma, non possiamo addentrarci nei processi cognitivi senza prima soffermarci sul ruolo che le emozioni hanno sul nostro apprendimento. Non possiamo usare il cervello senza usare le emozioni. È l’emozione che ci permette di mettere un marchio sulle cose: come buone, cattive o indifferenti. E sono sempre le emozioni che ci permettono di prendere decisioni, che ci guidano nelle nostre scelte, a volte anche solo in una frazione di secondo. L’emozione predispone all’attenzione cognitiva ed è molto importante rendere consapevoli insegnanti e allievi su come funziona il nostro sistema cognitivo (memoria, attenzione, pianificazione) ed emotivo (gioia, curiosità, rabbia, tristezza e paura) per giungere ad un apprendimento stabile ed efficace per la nostra vita.
Funzioni cognitive, relazioni interpersonali e stati emotivi sono alla base della modalità operativa che proponiamo.
La lunga esperienza didattica e clinica ci ha portato a ritenere che il libro di testo non sia più l’unica modalità praticabile, ma che la condivisione delle attività in piccolo e grande gruppo, nello spazio e nel tempo, supportata da più canali sensoriali, e non solo dal linguaggio verbale, unita ad un continuo processo di riflessione sia una forma di didattica che potenzia maggiormente le connessioni neuronali.
Il programma Problemi Aritmetici Creativi si propone come materiale di intervento per il potenziamento delle abilità cognitive e metacognitive sottostanti il processo di risoluzione di un problema aritmetico. È un percorso completo, condiviso e dinamico che tiene conto, nello stesso tempo, di quattro piani di applicazione:
- le abilità e le competenze individuali da acquisire;
- gli interessi, le motivazioni e i desideri a cui tali competenze sono legati;
- la condivisione dei momenti operativi e delle attività didattiche con i compagni di classe;
- la circolarità delle risorse nel gruppo-classe, nel quale ciascuno può fornire o ottenere aiuti a seconda del tipo di attività svolta.
Tali piani di applicazione devono procedere in collegamento tra loro, in un’organizzazione del lavoro che li renda tutti essenziali e interconnessi.
Tutti i materiali previsti sono uno spunto per crearne di nuovi e personalizzati all’esigenze degli allievi e della classe.
Il nostro approccio didattico, come azione socializzata e dinamica, persegue obiettivi che interessano tutta la classe. Nessuno rallenta, nessuno si ferma ad aspettare gli altri. Il lavoro è realizzato attraverso il coinvolgimento diretto, che significa progresso e il potenziamento per ciascun alunno della classe. I materiali didattici proposti in Problemi Aritmetici Creativi sono costruiti con una metodologia inclusiva per rispondere in modo efficace ai vari bisogni di apprendimento, senza isolare per questo gli alunni in difficoltà. Le schede didattiche sono pensate specificamente per utilizzare proposte coordinate con cinque metodi operativi:
- brainstorming di classe
- lavoro individualizzato alunno-insegnante.
- attività per il gruppo classe,
- attività in piccoli gruppi cooperativi
- attività in coppie di tutoring tra alunni
SECONDA PARTE: Il percorso Problemi Aritmetici Creativi si propone in modo alternativo alla didattica tradizionale dell’insegnamento della risoluzione dei problemi aritmetici fatta di lezioni frontali e di uso di procedure rigide e stereotipate. Il nostro percorso sviluppa aree lasciate tradizionalmente “scoperte” sia dai percorsi formativi degli insegnanti sia dalle pratiche didattiche ordinarie: mette il corpo, le emozioni e l’ambiente circostante al centro del percorso di potenziamento riconoscendoli come aspetti chiave dello sviluppo umano e, al contempo, prerequisiti essenziali per gli apprendimenti scolastici. È stato ampliamente suggerito che i neuroni specchio assumano un ruolo importante nell’apprendimento scolastico, in quanto promuovono esperienze e spinte motivazionali che consentono di rendere “significativo”, e non solo meccanico, l’insegnamento ricevuto. Pertanto, si evidenzia l’importanza di una riflessione sul processo di insegnamento-apprendimento, che si basa sulla costruzione del sapere in una dimensione intersoggettiva e su un apprendimento di tipo cooperativo, in alternativa ad una didattica per lo più trasmissiva.
Come scrive il professor Di Nuovo (2014): “La didattica migliore è una “buona” didattica in grado di arrivare all’allievo più fragile e al contempo di potenziare l’allievo più bravo. Non è infatti sostenibile, almeno attualmente, pensare una didattica moltiplicata e frantumata per numero di allievi, in relazione alle caratteristiche specifiche e alle problematiche di ciascuno, ma non è più sostenibile neanche una didattica univoca e uniformante che non tenga conto dell’unicità di ogni singolo allievo, a partire dalla sua conoscenza profonda e autentica da parte dei docenti (…) Il lavoro educativo e didattico con gli allievi con BES mette in primo piano le funzioni cognitive ed emotive coinvolte, le quali sono comuni a tutti gli allievi. La scuola deve lavorare sulle funzioni che si possono incrementare (attenzione, memoria, comunicazione, empatia, metacognizione…) in ciascun singolo allievo, mediante il lavoro collettivo con la classe; tutti traggono beneficio da tale rafforzamento (anche gli insegnanti). Lavorare sullo sviluppo delle funzioni è molto diverso dal lavorare con i singoli o con il gruppo sulle “etichette diagnostiche”.
I NOSTRI 10 CONSIGLI SULL’USO di “Problemi Aritmetici Creativi”
- LIVELLI. I bambini sono incoraggiati e stimolati ad oltrepassare il loro livello base. Il livello di difficoltà successivo viene raggiunto solo dopo aver superato il livello precedente, si dovrà procedere per gradi. In alcune attività, saranno gli stessi bambini ad indicare, sulla scheda fornita, il livello conquistato e l’insegnante ricorderà loro che “non ci sarà voto”, bensì lo sviluppo del proprio cervello. L’insegnante dovrà evitare l’errore di proporre attività omologate.
- AMBIENTE. È importante che l’insegnante predisponga l’ambiente e focalizzi l’attenzione su ciò che si proporrà, scegliendo un “setting d’aula” finalizzato alle diverse tipologie di attività che verranno svolte. Dopo aver scelto le attività si consiglia di ripensare agli spazi didattici e progettarli per favorire e facilitare la condivisione della conoscenza, la ricerca, la riflessione e la collaborazione. Gli spazi saranno organizzati in modo da offrire supporto, rispettare differenti tempi e ritmi di apprendimento individuale e consentire l’esecuzione di attività simultanee diverse.
- QUADERNO PROBLEMI ARITMETCI CREATIVI. L’insegnante non deve dimenticare di curare gli aspetti comunicativi poiché la chiarezza del messaggio è fondamentale. È necessario comprendere come attivare le preconoscenze di tutti gli alunni leggendo la parte introduttiva di ogni sezione e la scheda di presentazione di ciascuna attività. Può essere molto utile predisporre un “quaderno dei Problemi Aritmetici Creativi” in cui i bambini svolgano o registrino le attività per poter tenere sotto controllo il proprio percorso.
- QUANDO INIZIARE. Sono indispensabili le abilità di scrittura, lettura e conteggio per affrontare le attività proposte pertanto si consiglia di introdurre le prime attività dalla seconda metà della classe prima. Si potrà proseguire negli anni successivi tenendo sempre presente di non proporre esperienze troppo al di sotto o al di sopra delle reali capacità individuate. Il percorso è trasversale alla distinzione delle classi.
- RELAZIONE EMOTIVA. È indispensabile creare una relazione educativa che privilegi l’aspetto emotivo relazionale per favorire la motivazione e lo sviluppo di processi cognitivi che garantiscono il successo scolastico quali attenzione, memoria e pianificazione.
- Le attività della prima, della terza e della quinta sezione dovranno essere proposte ai bambini nell’ordine in cui sono descritte ponendo attenzione alle caratteristiche evolutive di ciascun allievo per poter fornire gli stimoli cognitivi e affettivi più idonei affinché il bambino possa sfruttare le competenze acquisite, raggiungere la propria “zona di sviluppo prossimale” e attivare le capacità in via di sviluppo. Le attività relative alla memoria di lavoro e alla pianificazione (seconda e quarta sezione) potranno essere proposte e sviluppate secondo le capacità dei bambini della propria classe e non necessariamente secondo l’ordine presente nell’indice.
- Si consiglia di ripetere frequentemente alcune attività. Nella scheda di presentazione vengono fornite specifiche informazioni. Esempio, le attività relative alla memoria di lavoro, dovranno essere ripetute 3 volte a settimana a cicli di 2 mesi per poi essere sospese e riprese in un secondo momento per consolidare quanto acquisito.
- COPPIE e GRUPPI. Nelle attività in cui è prevista la formazione di coppie si possono adottare strategie di insegnamento reciproco. L’insegnante dovrà porsi come mediatore temporaneo che riconosca le potenzialità di ciascun bambino e formi una coppia bilanciata dove la cooperazione permetta l’acquisizione e la padronanza dei concetti. All’interno della coppia i bambini possono controllare e regolare l’espressione delle emozioni, collaborare con gli altri ed esprimere opinioni personali e la propria sensibilità. Nella formazione dei gruppi si può ricorrere alle strategie di gruppi cooperativi: 3 alunni per gruppo con ruoli definiti che possono essere scambiati su decisione condivisa (chi scrive, chi espone, chi legge, ecc.). I lavori e le riflessioni dei singoli gruppi vengono presentati all’intera classe in modo che emergano domande, soluzioni e difficoltà.
- RIPETERE IL PERCORSO. Giocare a rotazione e scambiare i giochi una volta che tutto il percorso è stato svolto. Problemi Aritmetici Creativi, come lo stesso titolo suggerisce, è un cammino che si crea insieme agli allievi, che può essere arricchito dalla creatività dell’insegnante e dei bambini.
- SVILUPPO E INCREMENTO
Tutti i materiali previsti sono uno spunto per crearne di nuovi e personalizzati all’esigenze degli allievi e della classe
«La creatività non è altro che un’intelligenza che si diverte.» (Albert Einstein) |
«La creatività è mettere in connessione le cose…» (Steve Jobs) |